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Studio: "Nuove relazioni commerciali ed economiche tra UE-Regno Unito: l'impatto su regioni e città"

Committee of the Regions

Comitato delle Regioni


  • Data di inizio: dicembre 2021

  • Stato: Completo

Il rapporto esamina l'impatto della Brexit sugli enti regionali e locali (ERL) dell'UE, concentrandosi sui potenziali effetti dell'accordo di cooperazione commerciale ( in inglese Trade Cooperation Agreement - TCA)  UE-Regno Unito entrato in vigore nel 2021. Fornisce un'analisi approfondita sulle nuove relazioni UE-Regno Unito, illustrando le principali caratteristiche dell’accordo e passando in rassegna la letteratura più recente sugli effetti macroeconomici della Brexit sulle economie dell'UE, sul commercio, sui flussi migratori e sul nuovo quadro legislativo della concorrenza.
 
Dopo aver individuato i settori in cui l'UE ha un vantaggio comparativo rispetto al Regno Unito utilizzando dati disaggregati a livello nazionale sui flussi commerciali UE-Regno Unito, il rapporto analizza in dettaglio l'esposizione delle regioni dell'UE alla Brexit considerando quattro settori principali: veicoli, macchinari, mobili e legno, e prodotti agroalimentari. Questi non sono solo i principali settori di specializzazione dell'UE nelle sue esportazioni verso il Regno Unito, ma anche quelli in cui è impiegata la maggior parte dei lavoratori manifatturieri dell'UE che contribuiscono in modo significativo al PIL dell'UE. Inoltre, veicoli e prodotti agroalimentari sono anche i settori in cui le nuove norme del TCA (soprattutto quelle relative all'origine e ai controlli sanitari e fitosanitari) potrebbero avere un impatto maggiore su esportatori e importatori dell'UE.
 
Il rapporto include anche otto casi di studio specifici. Essi integrano l'analisi quantitativa, consentendo un'esplorazione più approfondita di dimensioni diverse dai flussi commerciali, come iniziative di cooperazione interregionale, migrazione dei lavoratori, esigenze e vulnerabilità settoriali specifiche, nuove strategie commerciali delle imprese, nonché l'identificazione delle principali soluzioni adottate o pianificate per mitigare l'impatto della Brexit. Inoltre, gli otto casi studio mettono in evidenza le opportunità inerenti la Brexit, che potrebbero avvantaggiare in una certa misura regioni, settori o singole imprese.
Questa ricerca rappresenta il primo tentativo di fornire una valutazione dell'impatto della Brexit a seguito del TCA, sia a livello regionale che settoriale. Essa rappresenta il consolidamento dell'analisi realizzata nell’ambito dello studio del CdR del 2018 (condotto da t33) "Assessing the impact of the UK’s withdrawal from the EU on regions and cities in EU27" nonché un ampliamento dell’approccio all’indagine, considerando anche il lato delle importazioni nell'indice di esposizione. Lo studio offre l'opportunità non solo di acquisire e controllare meglio i flussi commerciali interindustriali tra gli Stati membri dell'UE e il Regno Unito, ma anche di mappare la catena di approvvigionamento industriale dell'UE e il contributo di ciascuna specializzazione nazionale e regionale all'interno della produzione europea. Lo studio ha dimostrato che gli effetti della Brexit sono asimmetrici tra i settori e le regioni dell'UE. Essi impattano più pesantemente sulle aziende più piccole, possono ridurre la mobilità del capitale umano e la cooperazione tra le imprese dell'UE e del Regno Unito, nonché influiscono negativamente sulle regioni e le comunità coinvolte in progetti interregionali con il Regno Unito. Una volta che le regole stabilite nel TCA saranno completamente applicate sono previste nel prossimo futuro ulteriori sfide per le imprese, i settori e le regioni con relazioni commerciali significative con il Regno Unito.

Lo studio è condotto in consorzio con Spatial Foresight GmbH e ÖIR GmbH.
Il rapporto finale dello studio è disponibile here

 

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Clarissa Amichetti

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