Un anno lavorando a distanza


Scritto da Clarisa Capomagi
Pubblicazione 26 February 2021

Un anno fa, e più precisamente il 25 febbraio 2020, in t33 abbiamo deciso di dare la possibilità a tutti i colleghi di lavorare da casa. Il Coronavirus (Covid-19 all’epoca non era ancora usato dalle persone comuni) era appena apparso in Italia e noi avevamo deciso di reagire subito. 

Di lì a un paio di settimane la vita sarebbe cambiata per tutti, in Italia, in Europa, negli altri continenti. La storia è nota. 

Guardando al 2020 in un’ottica strettamente t33, abbiamo alcuni motivi di soddisfazione: 

  • Abbiamo gestito 40 contratti senza ricevere alcun reclamo – cambiando talvolta in modo significativo la metodologia prevista. 

  • Nella fase iniziale della pandemia, abbiamo prodotto tre documenti sugli aspetti tecnici dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei per offrire il nostro contributo ai primi tentativi di ripresa.  

  • Le dimensioni della nostra squadra sono rimaste le stesse del 2019, con 16 esperti coinvolti. 

  • Non abbiamo perso un solo giorno di lavoro, non abbiamo attivato gli ammortizzatori sociali. 

  • Il coinvolgimento dei tirocinanti (mesi coperti) è aumentato del 63% rispetto al 2019. 

  • Il valore della produzione è aumentato di circa l’8% rispetto all’esercizio precedente (dati provvisori). 

  • I costi di viaggio e alloggio (relativi alle missioni all’estero) sono diminuiti dell’87% rispetto al 2019 facendo risparmiare alla società 55.000 euro e riducendo drasticamente le emissioni di CO2. 

  • Abbiamo assunto nuovi giovani colleghi e beneficiato di incentivi contributivi. 

Siamo consapevoli che questi elementi positivi dipendono principalmente dalla esposizione modesta del nostro mercato (consulenza nel settore pubblico) alla crisi generata dalla pandemia. 

E il lavoro a distanza? Tra febbraio e dicembre 2020, la nostra squadra ha lavorato da casa per 2 075 giornate, utilizzando in modo efficace l’infrastruttura IT, interamente rinnovata alla fine del 2020. Il nostro ufficio è stato reso disponibile da metà maggio sulla base di un rigoroso protocollo di sicurezza che è stato pienamente rispettato dai colleghi. Tra luglio e dicembre 2020 circa 5 persone al giorno hanno frequentato l’ufficio rispetto alle 18 di prima della pandemia. 

I dati mostrano che la produttività di t33 non è stata intaccata da un cambiamento così radicale, ma ricordiamo che prima ci divertivamo molto di più con i colleghi, così come con i partner e i clienti. Abbiamo bisogno di incontrarci di persona per rinnovare la fiducia reciproca ed anche per sperimentare conflitti, se necessario. Ci rendiamo già conto di avere imparato molto durante questo anno lavorando a distanza – e vivendo nel modo più sicuro possibile. 

#SmartWorking #PMI 






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